Il nome del genere dal latino “laus” = lode, lodare, per evidenziare le proprietà curative della pianta.
Pianta dalla natura solare, consacrata ad Apollo, ma nelle culture più antiche era legata alla divinità femminili. Il mito di Dafne e Apollo va visto come l’appropriarsi da parte della cultura patriarcale greca dei culti precedenti, per assorbirli e rielaborarli.
Le pizie masticavano le foglie o ne odoravano i fumi per accedere alla visione profetica.
Un rito magico propiziatorio, consisteva nel gettare le foglie fresche sul fuoco e, mentre crepitavano, recitare formule per legamenti d’amore. Al termine il cuore dell’amato si sarebbe riempito di amore e struggimento per l’officiante.
Alloro come ispirazione e visione, se vogliamo, ancora una volta Apollo sottrae al femminile un’arte. Come fu per la Luna che fu scippata dal Sole del suo essere guida e ispirazione per gli uomini. Ma la Luna, nella notte, illumina ancora la fonte d’acqua che abbevera le Muse.