FONDATORE: DAVIDE REGHIZZI
Sono una tecnica innovativa che utilizza i principi delle costellazioni familiari e la rappresentazione teatrale, facendo emergere emozioni bloccate e legami inconsci che irretiscono e condizionano la vita presente, limitandone il sano sviluppo; sono un metodo che trasforma in azione scenica il proprio vissuto. Ciò permette di proiettare i propri desideri, i propri progetti, le proprie vere e sane emozioni, in un futuro ancora tutto da realizzare e libero da ogni condizionamento inconscio.
Le costellazioni teatrali sono efficaci nei momenti di difficoltà permettendo di far emergere e sperimentare la liberazione da disagi e conflitti, dando la possibilità , agli auditori seduti in platea, di riconoscere tematiche e istanze personali, percepite come risonanze e similitudini con ciò che avviene sul palco. Da questa posizione, in forma privata e rispettosa, senza essere coinvolti nell’animo di chi vuole solo assistere, è possibile sperimentare intuizioni, comprensioni e illuminazioni sulle proprie difficoltà, private e personali.
PRIMA FASE
Il Coro è posizionato a semicerchio sul Palco, dove il Conduttore individua il Richiedente, il quale esprime l’ombra con cui vuole fare la CT. Questo viene invitato dal Conduttore a scegliere i Rappresentanti della messa in scena.
SECONDA FASE
Il Conduttore in questa fase chiede ai Rappresentanti di esprimere l’emozioni e le dinamiche vissute nella fase prima, se è possibile identificando l’emozione costruttiva in alternativa all’eventuale emozione distruttiva emersa, solo se questo avviene nella sua totale spontaneità; il tutto con la finalità che ogni rappresentante si generi un copione di due atti.
TERZA FASE
Il Conduttore invita in scena, uno alla volta, ogni singolo Rappresentante, chiedendo l’espressione drammaturgia del copione generato nella fase precedente, dando il comando dei due atti.
QUARTA FASE
Il Richiedente, si posiziona sul fulcro e chiama a se uno alla volta i rappresentanti della propria CT esprimendo in prima persona le considerazioni che gli suggerisce il campo quantico. Egli esprime le informazioni che gli giungono in apertura di cuore, permettendosi anche di verbalizzare tutto quello che nella quotidianità non è mai riuscito ad esprimere, ma che sente vero, in base alle percezioni delle fasi precedenti.
COME REALIZZARLE
Per poter realizzare tale tecnica occorre la disponibilità minima di una decina di persone, le quali saranno le partecipanti nel “coro”, questi possono raggiungere un numero massimo indicativo di una trentina, l’ambiente deve essere adeguato al numero di partecipanti ed è possibile prevedere la presenza di “auditori” i quali saranno immersi del campo morfogenetico indotto dall’esperienza, ma non saranno coinvolti direttamente nelle dinamiche dei “rappresentanti” nell’area palco. Di seguito riportiamo tutti i collaboratori che organizzano le Costellazioni Teatrali in Italia.
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